Energia alternativa in Irlanda
Gli irlandesi stanno attualmente perseguendo l'indipendenza energetica e l'ulteriore sviluppo della loro solida economia attraverso l'attuazione della ricerca e dello sviluppo in fonti energetiche alternative. Al momento della stesura di questo articolo, quasi il 90% del fabbisogno energetico irlandese viene raggiunto attraverso l'importazione, il più alto livello di dipendenza dei prodotti stranieri nell'intera storia della nazione. Si tratta di una situazione molto precaria e la necessità di sviluppare fonti energetiche alternative in Irlanda è nettamente percepita. L'Irlanda cerca inoltre di preservare e ringiovanire il suo ambiente naturale e di ripulire la sua atmosfera attraverso l'implementazione di forniture energetiche alternative. L'Unione europea ha imposto una riduzione delle emissioni di anidride solforica e di ossido nitrico per tutti i paesi membri. L'energia verde è necessaria per raggiungere questi obiettivi. L'energia idroelettrica è stata utilizzata in Irlanda in alcune zone dal 1930 ed è stata molto efficace; Tuttavia, più di esso deve essere installato. L'Irlanda ha anche bisogno di sfruttare il potere delle onde dell'oceano Atlantico, che sulla sua costa occidentale è un potenziale rifornimento di energia che la nazione ha in grande magazzino.
L'Irlanda ha effettivamente il potenziale per diventare un esportatore di energia, piuttosto che una nazione così fortemente dipendente dall'importazione di energia. Questo potenziale energetico risiede nelle notevoli potenzialità energetiche dell'Irlanda, come il vento, l'onda oceanica e la produzione di biomassa. L'Irlanda potrebbe diventare un fornitore di elettricità prodotta da onde oceaniche e di energia alimentata da biomassa per l'Europa continentale e, come si dice, "fare un omicidio". Attualmente, l'Irlanda è maggiormente focalizzata sul raggiungimento del punto in cui può produrre il 15% dell'elettricità della nazione attraverso i parchi eolici, che il governo ha fissato come obiettivo nazionale da raggiungere entro il 2010. Ma le università , gli istituti di ricerca e il personale governativo in Irlanda hanno detto che lo sviluppo della tecnologia dell'energia delle onde oceaniche sarebbe una vera forza trainante per l'economia della nazione e che contribuirebbe notevolmente a rendere l'energia dell'Irlanda Indipendente. Un sito di prova per lo sviluppo di energia oceanica onda è stato stabilito in Irlanda, a meno di due miglia al largo della costa di an Spideal nella Contea di Galway Bay. Questo sito di sfruttamento dell'onda oceanica sperimentale è conosciuto come "Wavebob". Le onde più energiche del mondo si trovano al largo della costa occidentale dell'Irlanda, dice il CEO dell'Istituto marino irlandese Dr. Peter Heffernan. La tecnologia per sfruttare il potere dell'oceano sta solo emergendo e l'Irlanda ha la possibilità di diventare un leader di mercato in questo settore. David Taylor, CEO dell'iniziativa per l'energia sostenibile, o SEI, ci dice che SEI si impegna per l'innovazione nel settore delle energie rinnovabili. L'energia delle onde è una nuova promettente risorsa per le energie rinnovabili che un giorno potrebbe contribuire in modo significativo al mix di generazione di elettricità irlandese, riducendo ulteriormente la nostra dipendenza da combustibili fossili.
Padraig Walshe, il Presidente dell'associazione degli agricoltori irlandesi, ci dice che con la chiusura dell'industria della barbabietola da zucchero, una quantità crescente di risorse terrestri irlandesi diventerà disponibile per usi alternativi, compresa la produzione di bioenergia. Oggi, le fonti energetiche rinnovabili soddisfano solo il 2% del consumo totale di energia dell'Irlanda. Dal punto di vista agricolo, le colture energetiche in crescita avranno un futuro vitale solo se forniranno un ritorno economico sugli investimenti e sul lavoro, e se la prospettiva di questo ritorno sarà sicura per il futuro. Attualmente il ritorno dalle colture energetiche è marginale e ostacola lo sviluppo dell'industria. Le energie della biomassa devono essere ulteriormente studiate dall'Irlanda.
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